mercoledì 5 ottobre 2011

Il Presidente Napolitano a Cuneo


La crisi del sistema paese deve essere davvero grave se finalmente si svegliano dal lungo torpore la Confindustria, le gerarchie ecclesiastiche e anche il Presidente Napolitano. Dopo aver rispettivamente sostenuto questo governo e la sua coalizione, dopo aver molto perdonato e molto contestualizzato, dopo aver firmato tutte le leggi vergogna e ad personam,  tollerato le bandiere italiane date alle fiamme o usate come carta igienica, ora tutti improvvisamente si accorgono che è a rischio non solo la tenuta economica del Paese, ma anche la sua democrazia.
Il Presidente Napolitano mette da parte i toni pacati, i richiami felpati e tuona contro la Lega che torna a parlare di Padania e di secessione.
Al Presidente in visita il 7 e l'8 ottobre prossimi a Cuneo e a Dogliani vorrei chiedere coerenza e senso di responsabilità.
Lo Statuto della Lega Nord, approvato fin dal marzo del 2002, all'art. 1 dichiara che il Movimento ha per finalità il conseguimento dell'indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica federale indipendente e sovrana.
Le parole pronunciate da Bossi in queste ultime settimane non sono quindi una novità. Tutto era già stato scritto nero su bianco parecchi anni fa e il tanto decantato federalismo non era altro che un inganno per nascondere e mascherare il vero e unico obiettivo della Lega.
La nostra Costituzione però, all'art. 5, proclama che la Repubblica è una e indivisibile, promuove le autonomie locali e attua il decentramento amministrativo. La nostra Costituzione non parla nè di federalismo, nè tantomeno di repubbliche federali indipendenti e sovrane.
Come può allora il massimo garante della Carta Costituzionale tollerare che esponenti della Lega Nord siedano non solo in Parlamento, ma addirittura nei banchi del Governo?Come ha potuto accettare che venissero nominati e giurassero nelle sue mani Ministri eversori?
L'Italia e il suo Presidente non possono e non devono tollerare l'illegalità costituzionale della Lega Nord. Coerente e responsabile è chiedersi se è opportuno avere la Lega nelle Istituzioni repubblicane.

Carla Quaranta

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