giovedì 16 dicembre 2010

11 Dicembre: Insieme al PD


Uno slogan della Piazza
Tantissima gente, tantissime bandiere, tanta musica, ma poca sostanza. Si potrebbe riassumere così la manifestazione di sabato, indetta per chiedere le dimissioni di Berlusconi e finita con lo slogan "L'Italia che vuole cambiare".
Due cortei lunghissimi, ordinati, pacifici accompagnati dalla musica diffusa da camion discoteca che mettevano insieme le canzoni di Neffa e Jovanotti, con quelle di Rino Gaetano e di De Gregori. Una manifestazione mediatica, una dimostrazione di numeri, poca spontaneità e molto di partito. L'unico momento di popolo c'è stato quando la piazza ha intonato "Bella ciao" sotto il palco, ma Bersani l'ha subito smorzato dicendo che faceva freddo e bisognava andare avanti.
Bersani ha fatto il solito, lungo comizio pre elettorale, dicendo le stesse cose che dice da mesi, mettendo un freno all'irruenza dell'IdV ed elencando proposte programmatiche sul lavoro, l'economia e le riforme.
Per il resto se il cambiamento dell'Italia è affidato a uno spotamento al centro di Casini, come ha detto Bersani, e alle liberalizzazini, pur se con qualche correttivo per la sanità e l'istruzione pubbliche, allora siamo messi male.
Un discorso quello di Bersani fatto per unire tutte le anime del PD, per non scontentare nessuno, per non dare spazio alle polemiche e non ammettere i gravi errori e le gravi omissioni della sinistra (vedi il conflitto di interessi e la legge elettorale). 
Berlusconi e Bossi che mostrano il loro amore l'uno per l'altro
Temo però che questa unità di facciata durerà però giusto il tempo del voto di martedì, poi le varie correnti e i vari individualismi all'interno del PD verranno di nuovo fuori e invece di fare opposizione, torneranno purtroppo a guardarsi l'ombelico.
Carla Quaranta

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